eppure, il trigabolo, quel trigabolo, ha scritto pagine indimenticabili nella storia della cucina italiana contemporanea. fino al 1994, quando igles si sposta di una trentina di chilometri e apre a ostellato, nel mezzo di un’oasi faunistica di gran fascino, la locanda della tamerice, per continuare il percorso di una cucina davvero tutta e solo sua. fa cucina moderna e insieme identitaria; fa cultura, creando l’appuntamento autunnale di saperi e sapori, anche questo ben in anticipo sulla moda dei congressi gastronomici; si dedica a un’intensa e mai interrotta attività divulgativo-didattica.
altra svolta alla fine del 2010, quando si trasferisce a pescia per l’apertura di atman, alla cui guida resterà sino al 2016, per poi dedicarsi alle mercerie, a roma
ed è storia recente, di oggi. come è storia recente l’incontro con michele massaro che, dopo aver realizzato su misura i coltelli che igles gli aveva chiesto, ha voluto onorarlo con un pezzo non soltanto unico ma del tutto originale: il coltello con l’impugnatura di corno di cervo. una scelta dettata dal desiderio di igles di avere un oggetto che rimandasse la memoria ai fumetti che leggeva da bambino, in cui tex impugnava pistole dal manico d’avorio. un dettaglio, ma una finezza che michele massaro ha riprodotto con il cervo, mantenendo l’eleganza che rende unico il suo lavoro.