Spongie

racconto di Dorina Palombi

 

 

la cucina francese è stata la prima a venire codificata, a stabilire un nome per ogni passaggio, a creare una riproducibilità precisa, un rituale che sancisca il passaggio dal semplice alimentarsi per vivere al nutrirsi per piacere, assaporando le sfumature di ogni materia prima, dando loro un valore e una posizione sul podio del gusto. la cucina, in francia, diventa alta molto prima che accada in italia.

 

se c’è un gesto che racchiude questo concetto e lo concentra, questo è senza dubbio il gesto del burro, diventando esso stesso un rituale, dando profondità all’arrivo del pane. dimenticate la popolarità (nella sua accezione rurale) di pane e burro, scordatevi la merenda di bambini.

in francia questo momento è sacro.

in francia il burro rappresenta, forse più di qualsiasi altro ingrediente, la ricerca della perfezione dell’ingrediente.

in francia il burro merita una posata tutta sua, onore che hanno ostriche e lumache: un coltello piccolo, per accogliere in punta una noce e, con un accenno di polso, lasciarla posare sul pezzetto di pane

 

il mio pensiero è andato oltre questo gesto romantico e l’occhio si è posato sule sue criticità.

non mi convinceva il gesto da compiere, la posizione in cui tenere il polso, la difficoltà di usare la punta.

ero certo che potesse essere migliorato e reso funzionale.

 

così è nato spongie, burro in friulano.

questo coltello si unisce agli altri nella mia filosofia di pensiero che il design di ogni attrezzo da cucina debba essere funzionale.

ogni inclinazione deve assecondare le esigenze estetiche per agevolare il gesto poiché il coltello rimane “il prolungamento della mano che lo impugna” citando antony bourdain !

 

 

il mio spalmaburro ricorda nella forma i coltelli giapponesi per tagliare gli udon ma in miniatura ed é  solo un caso: l’impugnatura si è fatta ferma e stabile, il dito ha un posto d’onore per permettere al polso di dirigere i movimenti con precisione. la punta ha perso la sua rotondità per diventare marcata e la superficie della lama lascia che il gesto di spalmare diventi più semplice e unico.

un solo gesto, una sola passata.

senza esitazione.